mercoledì 15 febbraio 2012

Alfonso Papa parla nella Giunta per le autorizzazioni a procedere

"Questa audizione è servita non a parlare del mio processo, che si svolge a Napoli, ma a far conoscere gli abusi e le anomalie della giustizia italiana. Sono molti i casi Papa senza nome e senza volto. E io parlo per loro". Lo ha detto Alfonso Papa, al termine dell`audizione in Giunta per le autorizzazioni alla Camera in merito alla richiesta dei pm di Napoli Henry J. Woodcock e Francesco Curcio di utilizzare i tabulati delle utenze telefoniche a lui intestate ed in uso. Papa ha denuinciati alla Giunta "intercettazioni illegali, perquisizioni di non indagati, interrogatori fantasma, conversazioni rubate con gli avvocati".  "Quello che in Spagna a Garzon è costato undici anni di sospensione, in Italia può produrre una promozione", ha sottolineato. In particolare Papa ha denunciato le intercettazioni effettuate "in modo abusivo" senza richiedere alcuna autorizzazione né preventiva né successiva in violazione della legge n. 140/2003. E ha parlato dei colloqui registrati all'interno della cella di Poggioreale (dove ha trascorso 101 giorni), nonché i colloqui con i più stretti familiari durante i mesi di detenzione e quelli con gli avvocati, tutti registrati per ordine dei pm di Napoli. Papa ha denunciato anche  "verbali di interrogatorio senza data, le perquisizioni e le intercettazioni che hanno coinvolto persone a lui vicine pur non essendo sottoposte formalmente a indagini". E "ci sono poi - ha detto - gli interrogatori fantasma, le dichiarazioni attribuite ad alcuni testi e che il gip riporta nell`ordinanza di custodia cautelare. Peccato che nei verbali di interrogatorio di quelle informazioni non vi sia traccia". Inoltre, ha rifertito ancora Papa, "scopro che la giornalista che segue il mio dossier per una testata online non può più scriverne a causa dei continui richiami e delle attenzioni della procura di Napoli. E` tutto molto sgradevole. Lo strapotere di certi magistrati mette il bavaglio al diritto di cronaca".

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